De Hoogmolen ha una ricca storia che risale al medioevo.
Il mulino, menzionato per la prima volta nel 1500, era un mulino ad acqua per cereali con ruota a caduta e ha svolto un ruolo importante nella macinazione del grano per la popolazione locale.
Nella secolo XVII il mulino subì una ricostruzione dopo un incendio, mantenendo il carattere originale.
Il mulino apparteneva al Signore di Peer, che aveva 2 mulini, l'altro mulino si trovava nel villaggio di Molhem (denominato banmolen o Yetsmolen).
Oltre alla trasformazione dei cereali, veniva anche fatto tessuto nel mulino, con le fibre eccezionali nel tessuto spinte attraverso delle vasche di follatura messe in movimento dal mulino. Queste attività generavano entrate di circa 70 fiorini all'anno per il proprietario terriero di Peer.
Nel corso dei secoli sono state apportate diverse modifiche, come riparazioni del mulino, controversie sui diritti sul mulino (una sorta di compensi o diritti che il mugnaio aveva sui proventi del grano lavorato dal suo mulino) e affitti.
Notevole è stata la diversificazione verso l'elettricità nel 19° e 20° secolo, che ha permesso alla Hoogmolen di funzionare in modo più efficiente.
Oggi la Hoogmolen non è solo un monumento storico ma anche un'attrazione turistica. Nel 1995 è stata protetta come monumento e vista del villaggio.
La casa del mulino è stata ristrutturata e trasformata in "Hotel de Hoogmolen."
Inoltre, nel 2016 è stata installata una centrale idroelettrica, che genera elettricità per l'edificio del mulino e per 15 famiglie.
La Hoogmolen rimane un vivace testimone di un'epoca in cui i mulini erano il cuore pulsante delle comunità, e rappresenta il ricco patrimonio del pittoresco villaggio di Limburg Ellikom.
Armand Carre, 1978 (col. Mulini Viventi - Molenzorg vzw)